martedì 19 aprile 2016

Parlare la stessa lingua per non dimenticare

Narine Nalbandyan, Ci siamo! Ci saremo! E ci moltiplicheremo!, video, 2015



Narine Nalbandyan, autrice di questo  video che è stato proiettato nella sala F del Padiglione Italia ai Giardini in occasione della 56ª Biennale Venezia, è una studentessa di nazionalità armena che ha frequentato lo scorso anno le lezioni di Anna Maiorano all'Accademia di Belle Arti di Firenze. Il suo progetto è dedicato genocidio degli Armeni, di cui ricorreva il centenario nel 2015. 
L'autrice ha deciso di fare questo video per far conoscere a tante persone la storia del suo popolo, la sua cultura e soprattutto cosa vuol dire essere armena: "Vivendo in Italia, in un paese straniero, ho capito che il miglior modo per comprendere la cultura di un paese è impararne la lingua. All’inizio ho fatto vedere ai miei compagni della scuola di decorazione un documentario creato da me, che spiegava che cosa era successo nel 1915 con il popolo armeno. Dopo di che soltanto quelli che erano interessati hanno partecipato al progetto e ho chiesto a loro, che venivano da diversi parti del mondo (Iran, Italia, Cina, Kazakistan, ecc.) di parlare in armeno".
Nel video, ciascun ragazzo recita un verso di una poesia dell' armeno Paruyr Sevak (1924-1971) “Siamo pochi ma ci chiamano armeni”. 


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